SPAZIALISMO

IL CONCETTO DI ASTRATTISMO ATTRAVERSO L'ARTE DELLO SPAZIALISMO

Antonio Saporito rielabora il concetto di astrattismo attraverso l'arte dello spazialismo. Dedicato all'idea di un'arte pittorica che rifiuta l'immagine reale e si serve della luce per creare percorsi d’ombra, grazie alla sovrapposizione di materiali, di tagli e di buchi, Luce spaziale, pittura, scultura del 2018, rielabora l'astrattismo geometrico attraverso l'arte dello spazialismo. Unita a cromatismi pittorici raffinati, la sovrapposizione di materiale metallico, tagliato e forato sapientemente, crea percorsi d’ombra e di luce, rivisitando il concetto di Spazialismo in chiave attuale.

Luce spaziale, 2018, ferro e acrilico su masonite, 68 x 128 cm, archivio N 291

Luce spaziale, 2018, ferro e acrilico su masonite, 68 x 128 cm, archivio N 291

SPAZIALISMO ARTISTI ITALIANI: ANTONIO SAPORITO

Costellazione, 2004, Acciaio rosso su fondo arancio, 70.8x45.7 cm, ar. n. 41

Costellazione, 2004, particolare

Antonio Saporito, mostra alla Biblioteca Nazionale di Torino, Aprile 2022

Tra gli artisti italiani aderenti allo Spazialismo, nelle opere prodotte, il punto focale della  visione di Antonio Saporito è il lavoro sui materiali, che spaziano dai supporti in lastre di acciaio monocromo ai collages con inserzioni di alluminio, rame, piombo, ferro, plastiche, resine, spugne colorate, corde, per dare vita a forme geometriche astratte basate sullo spazio, rendendo il supporto stesso, protagonista. Uniti a cromatismi raffinati che ne seguono l’andamento matematico, i tagli geometrici del supporto, che disegnano lo spazio artistico, diventano parte integrante dell’opera. 

Spazialismo arte,

Costellazione, 2004, acciaio rosso, 70.8x45.7 cm, ar n. 262

“Già circa trenta anni fa, pensai che dipingendo sul supporto lo si copre sempre... io ho voluto far diventare protagonista proprio il supporto... creare disegni con perforazioni, cioè togliere materiale o aggiungerne. Ma questo vuol dire una sola cosa, la ricerca dello spazio, la ricerca dell'oltre, di ciò che non vediamo.”  Antonio Saporito

Spazialismo arte, Disco Spaziale, 2017, Piombo, 50 x 70 cm, archivio bn 254

Disco Spaziale, 2017, Piombo, 50 x 70 cm, archivio bn 254

Navicella spaziale del 2007 è l'interpretazione contemporanea dell’assemblage, materiali diversi accostati con ordine logico preconcetto ed al contempo carichi di emotività nel richiamo ad una realtà cosmica e/o primordiale.

"Come vedi ogni cosa si riferisce allo spazio; io sono un sognatore, non mi fermo davanti a ciò che vedo, devo andare oltre questo. E' anche ciò che diceva il grande Lucio Fontana con il suo spazialismo: mai fermarsi finché la vita te lo permette, perché le vie sono infinite..." Antonio Saporito 

Navicella Spaziale

Navicella spaziale, 2007. Acrilico e collage su acciaio

SPAZIALISMO: LUCIO FONTANA

Il movimento spazialista, detto anche spazialismo, movimento spaziale o arte spaziale è un movimento pittorico nato a Milano nel 1946/1947, caratterizzato da Lucio Fontana, artista carismatico, riconosciuto come padre dello Spazialismo. 

Lo Spazialismo non ebbe uno sviluppo omogeneo. Gli artisti aderenti allo Spazialismo proseguono in sostanziale autonomia nella sperimentazione di tecniche diverse.

Il 1° Manifesto dello spazialismo, detto anche Manifesto Blanco, sottolinea un nuovo modo di intendere l’opera d’arte, che non deve più dipendere dalle limitazioni del supporto, sia esso la classica tela o una qualsiasi altra materia, ma concretizzandosi nello spazio, concepisce ed elabora nuove forme e tecniche espressive.

L'incontro con Lucio Fontana, il maestro dello spazialismo

Nei primi anni 60, nello studio di Milano e di Albissola, l'incontro con il maestro dello spazialismo, Lucio Fontana,  suscita in Antonio Saporito il desiderio di approfondire il sogno e il segno dell'astrazione.

Erano gli anni dell'arte povera, dell'informale, della sperimentazione provocatoria e concettuale e Saporito, pur provenendo dagli studi accademici e figurativi, rimanendo coerente con il suo stile, abbraccia un'idea formale di arte iniziando, negli anni '70, il suo percorso verso l'astrazione spaziale geometrica.

"Nel periodo che ho conosciuto il maestro Lucio Fontana, non faceva ancora i tagli, ma punzonature a mano libera. Era ciò che più mi lasciava incuriosito e mi domandavo quale era il significato. Pur stando lì, vicino a lui, guardavo incredulo e pensieroso, ma le sue parole mi tranquillizzavano spiegandomi in parte ciò che tutti sappiamo del suo modo di fare arte e della sua astrazione.

Tutto questo, ancora oggi, dopo più di 50 anni, mi da emozione e mi ha fatto ricordare quei momenti in cui è iniziata la svolta della mia vita artistica nel mondo della ricerca e la personalizzazione della mia arte. Dopo vari tentativi di di lavoro su vetri cattedrali incisi a fuoco e grotte vulcaniche le acque forti, il tema delle spirali con rame, la serie delle penne e il figurativo ad olio su tela fino ad arrivare a ciò che è era stata l' esperienza di ciò che mi aveva raccontato il maestro Lucio Fontana, spiegandomi l'astrazione spaziale. Tutto questo mi ha condotto al tema principale che io produco con l'acciaio, l'alluminio e il piombo." Antonio Saporito

Leggi anche >> SPAZIALISMO OPERE

"IL PIANETA MARTE" INSTALLAZIONI ARTISTICHE CONTEMPORANEE, ALESSANDRIA, PARCO ITALIA, PONTE MEIER

Con l’installazione della grande scultura spazialistaIl Pianeta Marte posta vicino al Ponte Meier ad Alessandria e con l'ultima mostra personale ASTRATTISMO GEOMETRICO SPAZIALE, Antonio Saporito in assoluta autonomia, attraverso la sua tecnica sostanzialmente unica, si conferma di diritto tra gli artisti dello spazialismo.

Prototipo per istallazione con globo, 2005, alluminio, h 90 cm

Prototipo per istallazione con globo. 2005

“IL PIANETA MARTE” ALLUMINIO E ACCIAIO, 6 METRI X 2, PONTE MEIER, ALESSANDRIA

“IL PIANETA MARTE” ALLUMINIO E ACCIAIO, 6 METRI X 2, PONTE MEIER, ALESSANDRIA

SPAZIALISMO OPERE

Esplosione di Asteroide

Esplosione di Asteroide 2009 smalto e collage su masonite 44x70 cm n. Ar. 162 E

Antonio Saporito, Attraverso lo spazio, 2019, ottone, cm 26,5 x 111,5

Attraverso lo spazio, 2019, ottone, cm 26,5 x 111,5

"Immaginare e leggere un'opera d'arte di questo genere è come sognare di essere nello spazio e ascoltare quei suoni che esistono nell'atmosfera celestiale, come se altri volessero dirci: “Ci siamo anche noi nello spazio immenso.” Antonio Saporito

Antonio Saporito, Oltre l’immagine, 2019, ottone, cm 26,5 x 111,5

Oltre l’immagine, 2019, ottone, cm 26,5 x 111,5

"Le opere che presento sono tutte realizzate su metalli, acciaio monocromo, alluminio, rame, ottone e piombo. Questo perché l’arte si può fare in tanti modi e non la si può limitare solo al supporto di tela o tavola. Già circa trenta anni fa, io ho voluto far diventare protagonista proprio il supporto stesso. Ho abolito il pennello e la materia per creare disegni con perforazioni, cioè togliendo il materiale o aggiungendone con il collage. 

"Forare, squarciare...Per farla semplice, se siamo in casa chiusi, per vedere fuori dobbiamo aprire una finestra e cercare quelle geometrie astratte che solo col pensiero possiamo immaginare. Creare disegni con perforazioni, aggiungerne con collage. La nostra mente, i nostri occhi sono l'occhio magico della vita - e dipingere non raggiunge lo stesso risultato. Vedere queste opere è giocare di fantasia. Ognuno può vedere una cosa diversa dagli altri, perché non c'é mai niente di definito. Questa è la mia astrazione geometrica sullo spazialismo." Antonio Saporito

La Parure Azzurra 2000 Acciaio e collage 43,3x63,3 cm

La Parure Azzurra 2000 Acciaio e collage 43,3x63,3 cm

Riflessi Spirali, 2003

Riflessi spirali, 2003, acciaio, oro, smalto e collage su acciaio, 63,3x43,3 cm, archivio N 253

"Lo spazialismo geometrico è bello perché ognuno ci può vedere qualcosa di diverso dentro. Questa spirale potrebbe essere un teatro romano. Ma potrebbe anche essere un occhio magico, con la prospettiva che si allarga e altro ancora, con le finestre negli angoli che aprono la visione dell'oltre." Antonio Saporito su Riflessi Spirali

Soluzione Astratta

Soluzione astratta, 2008, acciaio blu, 62,3 x 45,5 cm

... d’ombra e di luce, sopratutto quando questa è radente, rivisitando il concetto dello Spazialismo in chiave attuale, tra sintesi e racconto cromatico. Nei lavori recenti l’intervento pittorico ...Scopri di più ‎>‎ Guido Folco

Forma geometrica, 2006 acrilico e alluminio su legno, mis. 60 x 50, anno 2006, archivio bn 31

... il costrutto visivo dato dal fondo e dalla composizione segnica è di natura quasi tridimensionale, dove le linee e le curve sono costituite dagli incavi di piccoli tondi e di segmenti colorati...Leggi di più > Paolo Levi