Giorgia Cassini
Critico d'arte
già direttrice del padiglione Italia alla Biennale di Venezia
"Sostanzialmente Saporito formula la poetica di un nuovo spazialismo inteso come fusione di soggettività e oggettività che si avvale spesso della reiterazione dell’immagine ordinata con precisione nello spazio. Saporito aspira all’universale e il suo spazialismo è strettamente imparentato con l’invenzione formale assoluta." Giorgia Cassini
Alessandria Today intervento della Dott.ssa Giorgia Cassini
Il 21 novembre 2018 si è svolta la cerimonia di inaugurazione della scultura spazialista Il Pianeta Marte di Antonio Saporito.
L’opera è stata messa a disposizione della Città di Alessandria dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, in occasione delle celebrazioni per l’850° anniversario fondativo della Città (1168-2018) — è alta 6 metri ed è posta su un basamento di 2 metri di diametro
All'inaugurazione della scultura spazialista Il Pianeta Marte, collocata al Parco Italia, nei pressi del ponte Meier è intervenuta la Dr.ssa Giorgia Cassini che aveva già presentato in anteprima nella trasmissione Artisti Contemporanei, il prototipo dell'opera e la futura collocazione di questa al Ponte Maier.
- "Un opera significativa, premiante per il carattere ascensionale, rivolta verso l'alto, verso lo spazio cosmico. Costruita in acciaio, frutto di astrazione geometrica perfetta, con calibrati volumi della massa fra vuoti e pieni, un gioco tra spazio e tempo. Un opera che riflette in se come modello iconografico l'intera produzione del maestro Saporito, pittore, scultore costruttivista."
(Video di Pier Carlo Lava)
Presentata in anteprima nella trasmissione Artisti Contemporanei
Nel video Giorgia Cassini critico d'arte, ex-direttore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia, insieme all’attrice Loredana Sileo durante la trasmissione ARTISTI CONTEMPORANEI, per la presentazione del progetto di installazione della scultura spazialista in alluminio e acciaio, alta 6 metri "IL PIANETA MARTE”.
Nel corso della trasmissione televisiva Antonio Saporito ha spiegato che l’opera è stata messa a disposizione della Città dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, in occasione delle celebrazioni per l’850° anniversario fondativo della Città (1168-2018) e ha altresì illustrato le peculiarità di questo suo imponente lavoro creativo intitolato “Il Pianeta Marte”.
L’opera è stata inaugurata ad Alessandria Mercoledì 21 Novembre alle ore 10, alla presenza del Sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Pier Angelo Taverna, e delle Autorità cittadine, sarà posta a Parco Italia presso il ponte Meier ad Alessandria. Continua a leggere...
Ecco le recensioni d'arte di Giorgia Cassini pubblicate sulle edizioni dei cataloghi dedicati alle opere di Antonio Saporito. ANTONIO SAPORITO, Idee spaziali e mutazioni d'acciaio, LITOGRAF, Rosta (Torino), 2018
Lo spazio cosmico di Antonio Saporito
Autorevole interprete dell’arte contemporanea Antonio Saporito ha una cifra stilistica unica, palesata attraverso l’uso di materiali poco duttili. Il Maestro realizza, attraverso una lavorazione peculiare che origina dalla sua grande sapienza tecnica e strumentale, quadri in metallo su lastre di acciaio traforato e colorato, opere in lamiera di piombo, assemblaggi in rame, in alluminio, in ottone, in spugna e nei materiali più vari. Su tutti prevale un materiale pregiato, utilizzato specificatamente in gioielleria, di difficile lavorazione, che fa arrivare dall’Inghilterra appositamente trattato per poter essere poi lavorato nel suo studio d’artista da dove parte dal disegno preparatorio su carta per poi trasferirlo con grande esattezza e perizia sugli altri materiali mediante passaggi consecutivi che vanno dalla preparazione delle punzonature alle perforazioni, ai tagli veri e propri, agli inserimenti di colore.
Nelle sue creazioni, siano esse quadri o sculture, affiorano le sensazioni che noi possiamo provare nella vita di tutti i giorni, ma che vengono trasfigurate con abilità tecnica ed estetica attraverso la sua logica e la sua ispirazione artistica. Ad esempio nell’opera ad acrilico e collage su alluminio “New York city” come in quella in acciaio rosso “Sotto la luna” ha di fatto sviluppato un personale concetto di simulazione architettonica. Si tratta di una serie di inquadrature di grattacieli quasi invariabilmente stagliate verso l’alto a dilatare lo spazio conosciuto, dove le strutture architettoniche diventano sorta di racconto sospeso sul significato di casa, di riparo, di progetti e aspirazioni.
Prospetto 2008
acciaio grigio, 70.7x44.7 cm, archivio N. 126
In OPERE COME “Prospetto”, “Disegno di facciata”, “La facciata” si tratta di un astrattismo architettonico e strutturale applicato mediante la frammentazione dell’immagine in tanti piccoli piani geometrici (il modulo finestra) costituenti un’architettura oltremodo razionale e lucida nella purezza delle sue proporzioni. I piani traslucidi dell’acciaio fanno della costruzione un raffinato esercizio mentale di assoluta simultaneità di immagine e di pensiero.
Sostanzialmente Saporito formula la poetica di un nuovo spazialismo inteso come fusione di soggettività e oggettività che si avvale spesso della reiterazione dell’immagine ordinata con precisione nello spazio. Saporito aspira all’universale e il suo spazialismo è strettamente imparentato con l’invenzione formale assoluta. Le sue opere sono ordine costituito, sono logica aprioristica nell’abile costruzione degli accostamenti, nel comporre un pezzo dopo l’altro un’immagine significativa. È l’interpretazione contemporanea dell’assemblage: materiali diversi accostati con ordine logico preconcetto ed al contempo carichi di emotività nel richiamo ad una realtà cosmica e/o primordiale (“Scudo spaziale”, “Costellazione”).
L’arte di Antonio Saporito rimette in discussione la nostra idea di spazio-tempo optando per una revisione concettuale in ambito artistico, attuata mediante l’uso di un linguaggio costruttivo straordinariamente efficace. Le sue opere “Disco volante”, “Ufo dallo spazio”, “Macchine spaziali luminose” sono personali esplorazioni tra presente e futuro che superano i confini conosciuti e stabiliti di spazio e tempo esponendo una gran varietà di alternative reali o immaginarie.
La padronanza tecnicistica consente a Saporito di definire il quadro con pochi elementi: smalto acrilico e collage su rame, alluminio od ottone costituiscono nell’insieme una struttura plastica con armonie e ritmi. Sviluppando questi elementi formali perviene, con matura consapevolezza, a costruzioni di opere d’arte dove ogni piano e ogni forma è modulato con accurata eleganza ritmica e timbrica (“Spirale”, “Scultura spirale”, “Forma geometrica”). La frammentazione dell’immagine in tanti piani geometrici non serve tanto ad analizzare l’intima struttura dell’oggetto, quanto a suggerirne un’immagine semplificata in senso antinaturalistico ovvero astratto (“La recinzione”, “La scala”). Tagli e perforazioni, collage e assemblaggi studiati come semplici “segni”, cioè unicamente nei rapporti volumetrici e lineari che creano nelle loro disposizioni reciproche. La varietà dei materiali usati e le accensioni del colore frantumato nel gioco continuo delle forme, accentuano il valore espressivo di quei ritmi ascensionali che si prolungano nello spazio aperto (“Verso lo spazio”, “Solcare lo spazio”) od indirizzano ad una lettura aneddottica intrisa di implicazioni simboliche (“La grande piramide composizione geometrica con clessidra”, “Progetto comunicativo”, “Curiosità di un percorso”, “Grande occhio”, “L’occhio spia”).
Saporito progetta nello spazio, approfitta dello spazio, si serve di esso nella positiva concretezza dei suoi rapporti con gli elementi plastici della composizione. Saporito è un pittore-scultore costruttivista che crea l’opera d’arte con la netta distinzione tra i “volumi della massa” e i “volumi dello spazio”, intesi come due materiali plastici diversi eppur entrambi concreti e misurabili. Sostanzialmente Saporito sente la necessità di comporre l’opera d’arte entro uno spazialismo composto e costruito, ma frutto al contempo di intensa sensiblità.
Giorgia Cassini