Gianfranco Cuttica di Revigliasco

IL “PONTE” SIMBOLICO TRA LA CITTÀ E LA PROPRIA DIMENSIONE “VERTICALE”

S’inaugura mercoledì 21 novembre 2018, alle ore 10, alla presenza del Sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Pier Angelo Taverna, e delle Autorità cittadine, l’installazione dell’imponente scultura del maestro Antonio Saporito, posta a Parco Italia, presso il Ponte Meier ad Alessandria.

L’opera — la scultura spazialista “Il Pianeta Marte” messa a disposizione della Città di Alessandria dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, in occasione delle celebrazioni per l’850° anniversario fondativo della Città (1168-2018) — è alta 6 metri ed è posta su un basamento di 2 metri di diametro. Le dimensioni dell'opera sono davvero notevoli e la sua collocazione è destinata a cambiare profondamente la vista d'insieme del Ponte Meier ad Alessandria. Scopri di più

21 novembre inaugurazione della scultura spazialista di Antonio Saporito posta a Parco Italia, presso il ponte Meier ad Alessandria

LA DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI ALESSANDRIA

Un’opera d’arte costituisce sempre, di per sé, un elemento in grado di “interpellare”, di porre domande e di interloquire simbolicamente con colei o colui che le si pone davanti interagendo non solo sull’aspetto della percezione estetica, ma anche su quello della riflessione, dell’immaginazione, della riflessione che guarda al contesto generale e al rapporto tra la persona e l’altro-da-sé, così come sollecitato dalla visione dell’opera d’arte stessa.

Questa considerazione, se può essere condivisa a livello complessivo, acquisisce ulteriore valenza se posta in correlazione con la scultura spazialista “Il Pianeta Marte” del maestro Antonio Saporito: un’opera messa a disposizione della nostra Città dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria — e che, collocata in Parco Italia, ai piedi del Ponte sul Tanaro progettato dall’archistar Richard Meier, verrà inaugurata ufficialmente mercoledì 21 novembre.

Perché questa sottolineatura? La ragione è duplice. Per un verso, si tratta di un’opera che richiama, fin dal proprio titolo, elementi spaziali e cosmici intensamente espressivi dal punto di vista dell’uso dei materiali e del gesto compositivo, ma anche in grado di suscitare all’osservatore domande di carattere generale. Una sorta di invito alla riflessione sull’ampiezza del cosmo e al rapporto che, come singoli, abbiamo (o dovremmo avere) con il tutto, con la dimensione dell’infinito o, per lo meno, con quella dell’immensamente grande e ampio.

La seconda ragione è quella più strettamente legata alla scelta del luogo in cui è stata collocata questa nuova pregevole opera scultorea di Antonio Saporito. Si tratta di una scelta particolarmente oculata che pone in evidenza il legame tra l’opera stessa, i propri intrinseci simbolismi e il Ponte sul Tanaro che, grazie all’intuizione di Richard Meier, ha donato allo sky-line alessandrino nuova enfasi e nuovi metaforici significati. Sì, perché si tratta proprio di questo. Come il nuovo ponte ha riaperto la Città verso un nuovo orizzonte di ricongiungimento pieno fra le proprie storiche due parti — in senso urbanistico, ma anche relazionale, sociale, culturale e di prospettiva che potremmo definire “orizzontale” — così l’opera “Il Pianeta Marte” del maestro Saporito invita gli alessandrini a cogliere il collegamento, il “ponte” simbolico tra la Città e la propria dimensione “verticale”.

Quella di un universo spaziale e spazio-temporale dove metaforicamente possono essere ricomprese e percepite, con un’unica visione d’insieme, la storia della nostra comunità (storia ufficialmente vissuta da oltre 850 anni) e le sue aspirazioni più “alte”, nobili e profonde, in un gioco di rimandi (platonici, esistenziali?… ognuno trovi il riferimento che gli è più congeniale…) che sono di per sé le risposte suscitate da quest’opera d’arte e donate a chi, nell’amare Alessandria e il suo guardare al futuro, sa fermarsi e cogliere il “bello”, anche quando si esprime attraverso i linguaggi artistici tipici della nostra età contemporanea.

Gianfranco Cuttica di Revigliasco

Sindaco della Città di Alessandria